Foto di Shibata sotterrato in Shibatarian

Attento a ciò che desideri – Shibatarian Recensione

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Storia di Shibatarian – Da Shueisha a Star Comics

Ciò che desideriamo può accadere realmente? Lo scoprirà a sue spese il protagonista del nuovo shonen horror scritto e disegnato da Katsuya Iwamuro, edito da Shueisha in Giappone e pubblicato su Shonen Jump+.

Pubblicato in Italia da Star Comics – che ha portato come ospite Katsuya Iwamuro al Comicon di Napoli – conta attualmente in Giappone tre volumi.

In Italia attualmente è uscito soltanto il primo volume (il secondo è in uscita a giugno) al costo di € 6,50, brossurato con sovraccoperta, 208 pagine e nel formato 12.8 x 18. Ovviamente, con i tempi che corrono, era impossibile non aspettarsi una variant, al costo di € 7,50 e di cui trovate la cover in basso

Cover Variant 1 Shibatarian
Immagine di proprietà di Star Comics

Ma di cosa parla Shibatarian?

Sato, il nostro protagonista, è il classico ragazzo sfigato che come nella più grande tradizione shonen non riesce a integrarsi a scuola e cerca il suo posto nel mondo.

La sua vita cambierà drasticamente il giorno in cui incontra un ragazzo apparentemente più sfigato di lui, Shibata, che è stato letteralmente seppellito fino al collo da un gruppo di teppisti.

Diventati amici, i due scoprono di avere diverse passioni in comune, tra cui il cinema. Insieme a Michika, ragazza timida e riservata, i tre decidono di registrare un film da mostrare al festival scolastico. Nella scuola inizia a spargersi questa voce ma sembra che nessuno abbia mai visto Shibata e che l’unica persona a conoscerlo sia proprio Sato.

Una serie di vicende porteranno Sato ad odiare i propri compagni di classe e la sua scuola, tanto da fargli esprimere un desiderio, apparentemente ironico e impossibile da realizzare. Chi è davvero Shibata e quali sono le sue intenzioni?

Vale la pena recuperare il manga?

La storia non spicca di certo per novità e freschezza. Segue infatti il filone degli horror che sta facendo le fortune dell’editoria recente giapponese.

I punti di forza sono sicuramente il protagonista Sato, che ha una forte caratterizzazione e soprattutto Shibata. Il villain infatti è carismatico, riconoscibile e soprattutto con un design ben studiato e che ricorderete a lungo.

La scrittura e i ritmi sono buoni, il primo volume si legge con piacere e il continuo evolversi della situazione spinge il lettore a continuare la lettura e andare avanti con i capitoli.

Punto a sfavore invece sono i disegni dell’autore. Katsuya Iwamuro non è famoso certo per tavole memorabili e dettagli precisi. Chiariamoci, i disegni non sono brutti, ma nel panorama dei mangaka sono assolutamente modesti.

Giunti alla fine, non mi resta che dirvi che se cercate una storia con un antagonista inquietante, ben caratterizzato e una storia dai ritmi serrati con qualche mistero interessante, correte ad acquistare il primo volume online o in fumetteria. A discapito però, di qualche disegno non troppo riuscito.

A rileggerci! 🙂

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