Dopo diversi tentativi e diversi esperimenti non sempre riusciti, è arrivata Manga Issho, la rivista europea che pubblica manga. Parliamo del primo numero.
Riviste giapponesi
Se non siete nuovi al mondo dei manga, siete perfettamente a conoscenza che in Giappone questi vengono pubblicati tramite riviste.
Ce ne sono un’infinità: mensili, settimanali, bimestrali, annuali. Insomma, il panorama fumettistico nipponico si fonda su questo sistema che, almeno da loro, funziona alla grande.
Nonostante il grande stress a cui sono sottoposti i mangaka per rispettare le scadenze, le riviste sono una parte fondamentale dell’ecosistema fumettistico giapponese.
Profondamente diversi da noi occidentali nella cultura e nella vita di tutti i giorni, i lettori di manga orientali hanno un concetto di rivista agli antipodi e non hanno il senso del collezionismo tipico nostrano.
Per loro la rivista “Shonen Jump” è un modo per leggere l’ultimo capitolo di One Piece per poi riciclare la rivista stessa, aspettando la settimana successiva per continuare a seguire il loro manga preferito.
Spesso – se non sempre – stampati su carta riciclata e semi trasparente, i magazine giapponesi hanno attirato l’attenzione di noi europei, tanto da aver più volte imitato il loro modo di leggere e di pubblicare, quasi sempre senza successo.
A scommettere – dopo diversi tentativi di altri editori andati non troppo bene – su una nuova rivista simil-orientale è Star Comics, che unisce le forze insieme a editori di manga di tutta Europa: altraverse, Kana e Planeta Comic.
Nasce così Manga Issho, disponibile con il primo numero e con cadenza trimestrale. Ho letto le oltre 300 pagine e sono pronto a parlarne con voi.

Manga Issho e i 18 autori europei
Appena si sfoglia Manga Issho si ha davvero la sensazione di avere tra le mani una rivista importata dal Giappone, almeno all’inizio.
Paragonandolo a un Weekly Shonen Jump che ho in collezione, ho trovato la struttura di Manga Issho migliore e molto più solida, con un utilizzo di carta più pregiata e una sensazione di solidità ben diversa da quella che trasmette la famosa rivista giapponese.
Ciò che più conta, però, è il contenuto: il primo numero di Manga Issho lo si trova a € 4,90 (prezzo speciale di lancio) e contiene 14 storie inedite – alcune autoconclusive altre ad episodi – scritte e disegnate da ben 18 autori, tutti europei.
Pochi contenuti extra in realtà, soltanto uno speciale ringraziamento di Gin Zarbo alla fine e un codice QR per votare la storia che più si ha apprezzato nella lettura dell’albo.
Ma come sono le storie?
Le 14 storie di Manga Issho
La storia più importante è indubbiamente quella di apertura: parliamo di “The secret of Scarecrow: The Armorer” di Gin Zarbo, prequel del manga pubblicato da Star Comics.
Da lì, un susseguirsi di storie diverse tra loro avvolgono il lettore, alcune decisamente apprezzabili altre leggermente meno, come se fossero soltanto riempitive.
Capiamoci, durante la lettura del primo volume mi sono rilassato e, sebbene nessuna storia mi abbia fatto saltare dalla sedia, ho notato una qualità generale discreta, dove si percepisce l’impegno delle tante persone che ci hanno lavorato.
Come detto, gli autori sono tantissimi e citarli tutti risulta complicato e prolisso, quindi il mio consiglio è quello di dare una chance a Manga Issho, per sostenere il progetto e gli autori coinvolti e per vedere se davvero questa è la volta buona per l’Europa di avere una riviste simil giapponese.
Ne abbiamo davvero bisogno? Non lo so, negli anni la scoperta del mondo dei manga ha influenzato tanto noi occidentali, dando vita a scimmiottature non proprio di qualità di quel mondo lì.
Ciò che è certo è che i giovani di oggi leggono per lo più manga e se è il pubblico ad avere il potere, allora bisogna dargli ciò che vuole. Siamo sicuri che il pubblico voglia proprio questo?
La risposta la avremo nei prossimi mesi.
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Chi sono io per dire a Star Comics e agli editori europeri di non scommettere ancora una volta su una rivista di manga? Nessuno. Posso dire, però, che il primo numero non mi è dispiaciuto e che l’impegno c’è e si vede. A cosa porterà? Solo il tempo potrà dircelo.
PRO
- Tanti stili diversi
- La collaborazione tra diversi editori rende più variegata la rivista
- Qualche storia è diversa carina…
CONTRO
- …ma basta questo per spingere i lettori a continuare a sostenere il progetto?
- Altre storie non sono il massimo