Locandina il pianeta delle scimmie

Per Cesare – Il Regno del Pianeta delle Scimmie Recensione

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Quando si parla de “Il Pianeta delle Scimmie” è facile perdersi nella sua grandezza e importanza storica. Trattasi di uno dei più iconici e longevi franchise della storia del cinema e anche lui, come tanti altri è vittima di un restyling.

Il Regno del Pianeta delle Scimmie è il decimo film del franchise nonché primo di una nuova trilogia.

Un po’ di storia sulle Scimmie

Arrivato più di dieci film, due serie televisive, fumetti e videogiochi, nasce dalla penna di Pierre Boulle, che nel 1963 pubblica il romanzo “Il Pianeta delle Scimmie”, in cui gli essere umani si scontrano per il controllo della terra con scimmie intelligenti.

Da questo romanzo, nel 1968 arriva un adattamento cinematografico dallo stesso nome che è stato un successo per critica e pubblico e che ha dato il via al successo ormai noto a tutti.

Di questa lunga storia, la trilogia di film più famosa per la nostra generazione è sicuramente quella di Cesare. Con L’alba del pianeta delle scimmie, “Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie” e “The War – Il pianeta delle scimmie” usciti rispettivamente nel 2011, 2014 e 2017, il franchise sembrava aver dato tutto.

Il personaggio di Cesare è infatti ancora fortemente impresso nelle nostri menti e nelle menti delle scimmie che popolano il mondo del “Il Regno del Pianeta delle Scimmie.

Vi starete sicuramente chiedendo: <<Quindi per guardare questo nuovo film devo recuperarmi tutti i film precedenti?>>. La risposta è no e adesso scoprirete perché.

Molte generazioni dopo…

Diretto da Wes Ball, “Il Regno del Pianeta delle Scimmie” ci racconta come il mondo, diverse generazioni dopo la dipartita del primo anziano Cesare sia ormai popolato da scimmie intelligenti e senzienti a differenza degli umani che sono ormai regrediti ad un stadio animali a causa del virus ALZ-113.

La vita per lo scimpanzè Noa (interpretato da Owen Teague) e per i suoi amici Anaya e Soona, appartenenti al clan delle aquile, è tranquilla. Tra un’arrampicata e l’altra, cercano delle uova di aquila fondamentali per il rito di unione del loro clan. Il rito, però, non si farà mai.

La vita di Noa cambia drasticamente quando il suo villaggio viene saccheggiato da un gruppo di scimmie violente che agiscono per il dittatore Proximus Cesare e che sono alla disperata ricercata di Nova (interpretata da Freya Allan), un essere umano la cui razza si pensava estinta. Gli essere umani (chiamati “eco”) sono tutt’altro che estinti, ma sono ormai schiavi e “stupidi”.

Vale la pena guardare il film al cinema?

La prima cosa che noterete al cinema guardando “Il Regno del Pianeta delle Scimmie” sono sicuramente gli effetti speciali, realizzati in un’ottima CGI dallo studio “Weta Digital” e che vi lasceranno spesso a bocca aperta.

La scrittura del film, invece, sebbene non troppo debole, casca nei soliti stilemi quali la schiavitù, il rapporto scimmia-uomo e ci mostra un mondo distopico in cui dietro le sbarre non ci sono gli animali, ma noi umani.

La figura di Cesare, protagonista della vecchia trilogia, è ancora pesante e pungente, nonostante siano passati diversi anni dalla sua morte. Il film ci mostra come la sua parola, tramandata di generazione in generazione, viene interpretata in maniera diversa dalle varie comunità, che se ne servono per giustificare i loro interessi.

Tirando le somme, “Il Regno del Pianeta delle Scimmie” non è un film brutto. Soffre però di alcuni bruschi cambi di ritmo che portando il film da una fase iniziale molto lenta, fatta a volte di silenzi e di sguardi ad una fase finale molto veloce, con la fretta di chiudere un cerchio che però non viene chiuso del tutto e che strozza la tridimensionalità dei personaggi, soprattutto dello scimpanzè Noa e dell’umana Nova.

Se le loro storie torneranno sul grande schermo con un secondo e terzo film sarà soltanto il tempo (e il botteghino) a dircelo.

Se siete fan del franchise sicuramente un nuovo tuffo in questo universo non vi dispiacerà.

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