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Topolino 3625: il ritorno di Pippo Novecento – Recensione

Appuntamento imperdibile sul numero 3625 di Topolino: tornano le avventure di Pippo Novecento e continua Ducktopia.

Novecento, il pianista

Danny Boodman T.D. Lemon Novecento (che per tutti è semplicemente Novecento) è un personaggio del monologo teatrale “Novecento” di Alessandro Barrico.

Il protagonista è un talentuoso pianista nato e cresciuto a bordo del transatlantico “Virginian” e, senza mai scendere a terra, sviluppa un talento musicale innato che lo porterà ad ammaliare tutti i passeggeri, diventando una vera e propria leggenda.

Nel 2008, su Topolino, il duo composto da Tito Faraci e Giorgio Cavazzano ha realizzato una delle più apprezzate parodie di sempre, con Pippo nel ruolo di Novecento.

La vera storia di Novecento tavola

La forza – sia del racconto originale che della trasposizione Disneyiana – sta nella capacità di attivare nel lettore (o spettatore, perché c’è anche un film!) un momento di riflessione su temi complessi come il cambiamento.

Accettare il cambiamento con lo sconvolgimento delle abitudini è un percorso difficile e nel leggendario racconto viene espresso perfettamente tramite il suo protagonista e i suoi “mondi”.

Il ritorno di Pippo Novecento

Alessandro Baricco ha ideato un soggetto per il numero 3625 di Topolino che Tito Faraci ha fatto diventare sceneggiatura con i disegni di Giorgio Cavazzano.

Questo soggetto – lo avrete capito – è il ritorno di Pippo Novecento sul settimanale e si intitola “Le altre storie di Pippo Novecento“.

Celebrata anche dalla copertina proprio di Cavazzano – che ho trovato un po’ pigra ad essere sincero -, la storia si sviluppa in due tempi e sancisce il ritorno sul transatlantico “Virginian“.

Topolino 3625 cover

I disegni (a differenza della cover) sono incredibili e le prime tavole sono letteralmente da urlo. D’altronde, Cavazzano non lo si scopre di certo ora e il suo ritorno è assai gradito.

Non è nuovo a capolavori anche il grande Tito Faraci che, con questo ritorno, non delude. I personaggi sono i soliti: ad interpretare Novecento c’è Pippo con il suo pianoforte, affiancato dal trombettista Topolino.

A sconvolgere le atmosfere magiche del transatlantico arrivano nientemeno che Pietro Gambadilegno e la sua Trudy. Cosa avranno in mente? Non posso dirvi altro, perché dovete leggere questa grande storia che ispira in ogni sua pagina e fa riflettere – e tanto -.

Le altre storie del 3625

Dopo le emozioni intense del ritorno di Novecento, torniamo a Paperopoli con “Zio Paperone e il cartello definitivo” di Vito Stabile e Alessio Coppola.

La storia – seppur breve – vede un disperato Zio Paperone alle prese con i soliti assalti al Deposito questa volta dei… rivenditori. Stanco, decide di optare per una soluzione drastica: un cartello che mette tutti in guarda. Come andrà?

Penultimo appuntamento (sigh!) con “Re Gambadilegno – La corona di Ghiaccio” dei soliti Francesco Artibani, Licia Troisi e Lorenzo Pastrovicchio.

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Continuano i racconti incredibili su ciò che ha combinato Pietro durante il suo regno a Ducktopia (se non sapete cos’è ne ho parlato qui) e questa volta il famoso ladro dovrà vedersela con un nemico non materiale: l’inverno. Come lo affronterà? La qualità della storia, ovviamente, è sempre altissima.

Chiude l’albo una storia estera più lunga del solito che porta le firme di Gorm Transgaard e Andra Ferraris. “Zio Paperone e le vendite impossibili” è una lunga avventura – e lotta – dello Ziastro in giro per il mondo; si va dal deserto ai ghiacciai fino allo spazio. Divertente, ma molto standard.

La recensione ti è piaciuta? Leggine altre qui!

Conclusioni
Conclusioni

Il numero 3625 di Topolino è a due facce: emozionante e disarmante con il ritorno di Pippo Novecento, diventa poi standard e senza troppi guizzi.

PRO
  • Il ritorno di Novecento è incredibile
  • Gambadilegno a Ducktopia è sempre interessante
CONTRO
  • Le altre storie dell’albo non sono indimenticabili
  • Cover un po’ pigra
7.3

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