Batman: Caped Crusader Recensione

Batman: Caped Crusader – Recensione

Disponibile dal 1 agosto su Prime Video, la serie è un reboot dell’omonima serie animata del 1992 ed è un gran bel lavoro. Vediamo perché, senza spoiler.

Batman Caped Crusader

Dal 1992 al 2024

La storica serie animata di Batman uscita negli anni ’90 è stata – ed è tutt’ora – un punto di riferimento per tutti i fan del pipistrello. Chiunque apprezzi i supereroi almeno una volta nella vita l’ha guardata ed apprezzata, tanto che le action figures e i fumetti a lei dedicata spopolano e sono ancora tanto richiesti.

Se siete tra i pochi che ancora non si sono tuffati nella Gotham creata da Bruce Timm e Paul Dini, sappiate che trovate la serie doppiata in italiano sia su Netflix che su Prime Video.

Ed è proprio su Prime Video che, dal 1 agosto, Bruce Timm insieme a J.J. Abrams e Matt Reeves (regista di The Batman) torna a regalarci una perla animata sul pipistrello, questa volta in una Gotham degli anni 40 e con ambientazioni noir, facendoci respirare pienamente il marcio che c’è nei vicoli di questa città maledetta.

La trama

Batman: Caped Crusader è composta da 10 episodi da circa 25 min. l’uno e presenta una trama verticale che mostra un Bruce Wayne alle prime armi nei panni di Batman, mostrandoci le battaglie iniziali con i vari criminali di Gotham.

I primi episodi sembrano tutti sconnessi tra loro ma, quando si arriva verso il finale di stagione, si inizia a delineare una continuity che esplode e che promette, ovviamente, dei collegamenti importanti con una sempre più probabile stagione 2.

In Caped Crusader i nemici non mancano, anzi, ce ne sono per tutti i gusti. Partendo dal Pinguino – che in questa serie è una donna -, fino ad Harley Quinn. Non manca neanche la batteria di poliziotti di Gotham, con Renee Montoya, Jim Gordon e compagnia, in continua lotta con la parte più corrotta di chi dovrebbe lottare contro il crimine.

Batman e Harley in Batman Caped Crusader

Nonostante un’impostazione di serie regolare, non ci si annoia mai, anzi, il giusto mix di azione ed investigazione permettono allo spettatore di immedesimarsi tantissimo nel Crociato Incappucciato, riuscendo a respirare l’aria terribile delle strade di Gotham, dai vicoli più sperduti e sudici al porto, luogo di tanti scambi clandestini.

I personaggi sono ben caratterizzati e ognuno di loro ha il giusto spazio e un carattere forte e ben definito che con il passare degli episodi cresce e si concretizza, riuscendo a stuzzicare lo spettatore e a creare – con qualcuno di loro – un buon senso di empatia.

Uno stile iconico

Sebbene il creatore di Caped Crusader sia lo stesso della prima leggendaria serie, le due si discostano molto e, chi si aspettava un seguito della serie anni ’90 potrebbe rimanere deluso.

Chiariamoci, lo stile delle animazioni (che io trovo bellissimo) è molto simile ma, sicuramente grazie agli anni che sono passati, i produttori hanno potuto osare molto di più, permettendo un’esplorazione di Gotham davvero reale e tangibile, che ci mostra la sua violenza e la sua follia praticamente in tutte le sfaccettature.

La politica, storicamente importante per i fumetti dell’eroe DC ha un ruolo importante ed è forse il pilastro che crea lo switch portando la trama da verticale ad orizzontale, mostrandoci ancora quanto possa risultare facile essere corrotti e come anche le persone con lo spirito più buono vengono pian piano sopraffatte dal marcio.

Catwoman in Batman Caped Crusader

Nostalgia e nuovi fan

Come già detto, lo stile vince e convince, riuscendo a suscitare (almeno su di me) un senso di nostalgia e di calore, come se stessi guardando un vecchio cartone durante i pomeriggi estivi delle elementari.

Forse è proprio questo l’obiettivo di Bruce Timm e dei suoi colleghi: riuscire a trovare un posto nel cuore dei fan di vecchia data e far innamorare le nuove leve, già stregate dal The Batman di Reeves.

Piena di citazioni ad altre storie di Batman, con il giusto mix di combattimenti ed investigazione, Batman: Caped Crusader è un prodotto riuscitissimo, capace di farci scoprire quanto Gotham ed i suoi abitanti possono risultare terribili, corrotti e “sporchi”. Con in fondo però sempre la luce della speranza.

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Conclusioni
Conclusioni

Batman: Caped Crusader è un’ottima serie sul vigilante di Gotham. Sporca, cruda, investigativa e con uno stile brillante, riesce a catturare i fan di vecchia data affezionati alla serie anni ’90 e, sicuramente, avvicinerà le nuove generazioni al Crociato Incappucciato.

PRO
  • Uno stile incredibile
  • Tanti personaggi ben caratterizzati
  • È un Batman molto oscuro
CONTRO 💔
  • Forse chi è troppo affezionato alla prima serie continuerà a preferirla
9

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