La Pixar torna al cinema con un racconto delicato di crescita e di avventura: parliamo di Elio.

Un classico film Pixar
Negli ultimi anni Disney e Pixar hanno collaborato e dato vita a progetti non sempre a fuoco e che spesso lasciavano gli spettatori tiepidi.
La distribuzione non chiara divisa tra cinema e servizi streaming di certo non ha aiutato, fino a quando l’anno scorso non è uscito Inside Out 2, film che ha incassato uno sproposito e che è piaciuto praticamente a tutti (ne abbiamo parlato qui).
Forse, in casa Pixar si è arrivati alla conclusione – per me giusta – che per tornare a produrre film d’animazione in grado di rimanere nel cuore di generazioni bisogna creare film semplici ma d’impatto, capaci di raccontare storie fantastiche con mondi lontani ma anche vere, fragili e incerte.
Per tornare alle “origini” si è scelto un regista conosciuto e amato, che è entrato nella leggenda grazie a Coco. A dirigere Elio ci sono infatti Adrian Molina, Domee Shi e Madeline Sharafian.
Nato per essere il 29° lungometraggio Pixar, il film ha in realtà ricevuto un’accoglienza tiepida e poca affluenza (forse anche per un marketing non proprio presentissimo?). Ma, insomma, chi è Elio?

Elio
Elio è un bambino di 11 anni rimasto orfano e senza amici. Sensibile e con una mente attiva per le sue passioni, è in realtà sconnesso dal mondo che lo circonda e vive inseguendo il suo sogno: incontrare gli alieni e vivere con loro.
Vive con la zia Olga – astronauta mancata – che cerca di trovare un equilibrio tra il suo difficile lavoro e il suo difficilissimo rapporto con Elio.
Dopo diversi tentativi e qualche azzardo, il solitario bambino riesce in qualche modo a mettersi in contatto con il Consiglio del Comuniverso, costituito da un gruppo di bizzarri alieni di forme e specie diverse che, con il ruolo di ambasciatori, si assicurano che la vita lì scorra serena.
Durante la sua avventura spaziale – dove viene scambiato per il leader della Terra – Elio non si spaventa, anzi, caccia tutto ciò che di grandioso ha il suo carattere: un senso innato per la scoperta, la voglia di esplorare e il suo buon animo.
Tra gli alieni, ovviamente, c’è anche qualcuno che amichevole non è: Lord Grigon degli Hylurghiani, un popolo alieno noto per conquistare e sterminare i pianeti che finiscono sul loro cammino.
Riuscirà Elio, con la diplomazia di un bambino di 11 anni totalmente sconnesso dal mondo, a salvare il Comuniverso e a diventare ufficialmente un alieno?

Il senso dell’avventura
Inutile girarci intorno, Pixar questi film li sa fare benissimo. Elio – nella sua ora e mezza di durata – è un film che convince e diverte grandi e piccini.
È visivamente bellissimo (non una novità) e tratta dei temi – forse già noti – che servono sempre. Durante la visione del film non vi annoierete mai e vi sentirete parte di una grande avventura che inizia sulla Terra e finisce in mondi lontani, forse immaginari.
Il film si pone la domanda che tormenta noi esseri umani da sempre: siamo soli nell’Universo? Da qui, elabora una sua teoria e prova a dare una risposta, inserendo all’interno le difficoltà dell’essere un bambino orfano e non capito da nessuno.
La solitudine, la difficoltà di trovare un proprio posto nel mondo e la paura di essere talmente diverso (e non sbagliato) dagli altri trovano tanti spunti in Elio, dove viene celebrata anche l’amicizia, lo spirito d’avventura e la voglia di fare.
Nonostante qualche cliché rimarcato e qualche soluzione di trama forse già vista – e un po’ frettolosa – Elio è un film divertente ed emozionante che riporta su schermo la Pixar che conosciamo e che abbiamo apprezzato.
Non vi resta che andare in sala e provare l’emozione del viaggio. Uscendo vi verrà spontaneo domandarvi: siamo soli oppure no?
La recensione ti è piaciuta? Leggine altre qui!
Elio riporta Pixar nello status di qualche anno fa, quando era lo studio d’animazione più amato e apprezzato da grandi e piccini. Non è un film rivoluzionario ma funziona e riesce in quello per cui nasce: far sognare, divertire e riflettere.
PRO
- Visivamente stupendo
- È una bella avventura
- I temi toccati sono interessanti…
CONTRO
- …ma non innovativi
- Qualche situazione sa di già visto