Locandina Inside Out 2

Inside Out 2 recensione: l’arrivo della pubertà e di nuove emozioni

La pubertà è una fase molto complessa nella vita di tutti. Quando arriva, la visione del mondo che ci circonda cambia profondamente, portando ad un brusco salto verso l’ignoto. Le difficoltà di quel periodo sono tante e variano da persona e persona. Disponibile nei cinema italiani dal 19 giugno, Inside Out 2 – sequel di Inside Out, uscito nelle sale di tutto il mondo nel 2015 – si pone l’obiettivo di affrontare una delle fasi più difficili della vita di tutti, ci sarà riuscito?

Il caos

Si, Inside Out 2 è un ottimo film. Le basi solide del capitolo precedente danno sicuramente una mano, ritrovare infatti Riley cresciuta e ormai felice a San Francisco strappa fin da subito un sorriso. Nel quartier generale tutto funziona a meraviglia e finalmente Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto hanno trovato il loro equilibrio.

Nella vita però, è facile che gli equilibri vengano spezzati. Suona infatti l’allarme della pubertà e il quartier generale si allarga di nuove emozioni: Ansia (Pilar Fogliati), Invidia (Marta Filippi), Imbarazzo (Federico Cesari) e Noia (Deva Cassel) arrivano forti e travolgenti come un vortice che, come l’adolescenza, è imprevedibile e sconvolgente.

Ansia in Inside Out 2
Ansia in Inside Out 2. Immagine di Pixar.

Ciò che è in atto è una vera e propria rivoluzione interiore che, ovviamente, arriva nel momento sbagliato. Riley è al campus di hockey con le sue migliori amiche ma tra le vecchie emozioni che cercano di evitare un’eruzione che sembra devastante e le nuove che invece reclamano il loro tempo, mantenere i rapporti e cercare di svilupparne di nuovi per evitare di rimanere sola al college è difficile e creerà non pochi problemi.

Bambina o adulta?

Il film è quindi una continua lotta interiore nella crescita e nella ricerca del proprio posto nel mondo, cercando un equilibrio difficile da mantenere tra la parte bambina, con le sue emozioni semplici e spensierate che ancora non vuole andare via del tutto e la parte adulta che, pian piano esce fuori per prendere il sopravvento.

Vecchie emozioni Inside Out 2
Paura, Disgusto, Rabbia e Tristezza. Immagine di Pixar.

Le nuove emozioni sono tutte ben caratterizzate e nel film (che dura 1 ora e 30 circa) riescono a lasciare un’impronta forte sia in Riley che nello spettatore, portato a riflettere su come le proprie emozioni interiori lo influenzano nella vita di tutti i giorni.

Ed è proprio questa la forza di questo sequel: se Inside Out parlava ad un pubblico più giovane lanciando però sempre dei messaggi e spunti di riflessione in perfetto stile Pixar, il secondo capitolo con le nuove emozioni vuole abbracciare un pubblico sempre più vasto lanciando messaggi anche ai più adulti che si ritroveranno sicuramente in un approccio sbagliato di Ansia o in un momento di grande Invidia.

Crescere

Inside Out 2 non ha la stessa capacità – come è naturale per un sequel – di stupire del primo film, che faceva lasciare la sala con una sensazione di aver visto qualcosa di completamente nuovo. Pixar però comprende perfettamente che in Riley le emozioni basilari non sono più abbastanza e scommette tutto sui nuovi arrivati che convincono ma che, per forza di cose, lasciano in disparte le protagoniste del primo film.

Se avete visto e amato i film Pixar non sarete certo stupiti dalla qualità visiva praticamente perfetta, per colori (ogni emozioni è caratterizzata e perfettamente riconoscibile), per regia e per messa in scena. Che voi abbiate un figlio a cui piacciono i cartoni, che voi siate dei ragazzi o degli adulti, buttatevi nel vortice di emozioni che Inside Out 2 vi propone, prendete per la mano Riley e crescete insieme a lei e, se la pubertà e l’adolescenza per voi sono un ricordo lontano, le riscoprirete sicuramente con un sorriso stampato sulle labbra e con un po’ di nostalgia.

Conclusioni
Conclusioni

Inside Out 2 è un sequel che funziona, che diverte e che fa riflettere. Adatto a grandi e piccini, tornare a seguire la storia di Riley con le nuove emozioni è molto piacevole. Non stupisce come il primo ma è in grado di fornire quella continuità e quella costanza che forse a Pixar è mancata negli ultimi anni.

PRO
  • È perfettamente in continuità con il primo film
  • Le nuove emozioni sono ben caratterizzate…
  • Visivamente incredibile
CONTRO
  • Non c’è l’effetto novità
  • …che però porta a tralasciare le vecchie emozioni
8.5

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