Tex 775 e 776 recensione marcoafumetti

Tex 775 e 776 – Recensione

Dopo aver incontrato nel numero 774 Rick Master, arriva la resa dei conti: parliamo dei numeri 775 e 776 di Tex.

Tex e Rick

Come già detto ampiamente nell’articolo riguardante il numero 774, sebbene non sia mai stato un lettore assiduo di Tex, ne ho sempre riconosciuto l’importanza storica e l’impatto che ha avuto – e continua ad avere – su migliaia di lettori.

Arrivato ormai al numero 774, lo storico personaggio ha una lunghissima vita editoriale alle spalle, fatta di storie leggendarie entrate nell’immaginario collettivo del fumetto italiano.

Insomma, Tex e i suoi comprimari sono delle leggende ma, probabilmente, il nome che può sembrare “strano” a primo impatto è quello di Rick Master.

Creato da Gianluigi Bonelli e pubblicato per la prima volta nel lontano 1968 nella Collana Rodeo, Rick Master è un giovane detective che vive in una San Francisco di fine Ottocento.

Dotato di grande, anzi grandissimo intuito, ma anche di uno spiccato senso per l’azione, il suo soprannome è “il Segugio di Sunset Street” ed è affiancato da un maggiordomo – e assistente – chiamato Yoko Shimitzu.

Ho aspettato a scrivere la recensione per avere una visione completa e quindi, adesso, vi spiego senza spoiler cosa mi ha convinto e cosa no.

Tex 775 tavola

Tex 775: I Rapitori

Così come per il numero 774, al timone del numero 775 intitolato “I Rapitori” ci sono Mauro Boselli ai testi e Michele Benevento ai disegni. In copertina, manco a dirlo, Claudio Villa.

Ma dove eravamo rimasti? La situazione per i nostri eroi è molto, molto complicata: Tex e Carson arrivano a Los Angeles alla ricerca di un giovane scomparso mentre a San Francisco il detective privato Rick Master e il suo assistente Yoko sono alle prese con due clienti.

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Il primo cliente è Miss Dutton, alla ricerca del fidanzato rapito e il secondo, decisamente più particolare, è Ming Long, capo di una Tong cinese a cui hanno rapito la figlia.

Insomma, come avrete intuito, ci sono tanti filoni di trama e pochissime certezze. In realtà, Maurizio Boselli riesce a gestire il tutto – quasi – perfettamente. Il ritmo è vivo e le dinamiche tra i personaggi convincono con i sempre ottimi disegni di Benevento.

Il numero 775 è un tassello fondamentale in questo puzzle complesso: dietro queste sparizioni c’è un organizzazione misteriosa con influenze ovunque e la missione per Tex & co. è tutt’altro che la “classica sparatoria tra ranger e fuorilegge”.

Tex 776 tavola

Tex 776: La prigione nascosta

Chiude questa trilogia il numero 776, intitolato “La prigione nascosta“. Ovviamente, ai testi e ai disegni – così come alla copertina – troviamo il solito trio di autori.

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In questo 776, che “chiude” questa collaborazione tra Tex e Rick, abbiamo due storie. Infatti, “La prigione nascosta” si conclude a pagina 74 e, subito dopo, si apre “New Hope”, storia di cui parleremo nella recensione del prossimo numero, poiché anch’essa in più parti.

Ma, alla fine, come si conclude questa collaborazione? In realtà, nonostante i tanti sforzi dei nostri amati personaggi, la lotta contro l’organizzazione – che si rende sempre più pericolosa – non finisce, anzi.

Sebbene qualche sottotrama riesce ad arrivare ad una soluzione, ci sono ancora tante domande e i nemici non sembrano voler mollare la presa. Non ci resta, dunque, che aspettare ulteriori sviluppi.

Tex 775 e 776 – Recensione

Ho trovato questi tre numeri (774, 775 e 776) decisamente interessanti e al cardiopalma. Ho amato l’intreccio delle storie di Tex e Rick, due personaggi così diversi ma così simili per certi versi. Ho adorato i disegni, sempre precisi e chiari così come ho adorato la costanza del ritmo.

Tutto perfetto, quindi? No, anche perché la perfezione non esiste!

Ci sono state un paio di cose che non ho apprezzato particolarmente: a volte, soprattutto per l’attesa che c’è da un albo all’altro, c’era un po’ di disorientamento e ricordarsi di tutte le situazione e di tutti i personaggi non è stato semplicissimo.

I personaggi – che sono tanti – a volte sembrano un po’ “sfuggiti” dalla storia e poco approfonditi. Insomma, un progetto assolutamente di pregio e che ho letto con estremo piacere, seppur con qualche neo.

Ne riparleremo sicuramente, anche perché credo che Tex e Rick torneranno presto sulle tracce dell’organizzazione e del suo terribile capo.

La recensione ti è piaciuta? Leggine altre qui!

Conclusioni
Conclusioni

Questa trilogia di numeri mi ha colpito: il duo Tex/Rick Master funziona così come funzionano i cambi di scena e i colpi di scena che non mancano. Seppur con qualche difetto, resta una lettura divertente e consigliata che sicuramente vi catturerà e vi farà venire voglia di scoprire come continua questa battaglia.

PRO
  • La storia è scritta bene
  • I disegni sono ottimi
  • I cambi di scena tra Tex e Rick funzionano
  • Tanti personaggi…
CONTRO
  • …non tutti approfonditi a dovere
  • Quanto bisognerà aspettare per saperne di più?
9

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