Tantissimi eventi sugli ultimi numeri di Topolino. Parliamo dei numeri 3626 e 3627.
Il ritorno di Paperinik
L’editoriale di Alex Bertani apre il numero 3626 con una delle frasi più note sul settimanale: “Ho imparato a leggere su Topolino”.
Da sempre creatrice di lettori che vanno di generazione in generazione, la rivista è stata identificata dalla Fondazione Treccani come veicolo di conoscenza e diffusione della lingua italiana.

Da qui, nasce la copertina di Andrea Freccero e Andrea Cagol che celebra proprio questo gran risultato con una simpatica gag di Paperino.
Non solo la copertina ma anche la prima storia innalza Topolino a divulgatore di parole e cultura.
“Paperinik contro il terribile Prolissus” – e già il nome fa capire tanto – di Roberto Gagnor e Marco Mazzarello racconta uno scontro tra Paperinik e un nemico decisamente particolare.
Non è sicuramente la storia indimenticabile di Paperinik ma è un buon modo per insegnare ai lettori – soprattutto più giovani – qualche vocabolo più complesso e, soprattutto, un modo per fare una critica velata ai vocaboli moderni che ci circondano.
Le altre storie del 3626
Topolino 3626 prosegue con “Zio Paperone e l’enigma del vecchio castello” di Niccolò Testi e Giampaolo Soldati portare lo Ziastro in Italia in compagnia di Qui, Quo e Qua.
Alla ricerca – come sempre – di un tesoro, il gruppo si ritrova Gorizia. La caccia al tesoro, in realtà, è più rapida del previsto ma il finale è sorprendente e lancia un bel messaggio.
Tito Faraci e Enrico Faccini ci portano “Gli allegri mestieri di Paperina: sostituta d’ufficio“. Nata originariamente come serie con protagonista Paperino, gli autori hanno deciso – per questa volta – di fare uno switch.
È infatti Paperina a dover fare un lavoro per Zio Paperone: fare l’impiegato. Ci riuscirà?
Torna l’ora del terrore di Lord Hatequack con “Topolino, Pippo e il ripostiglio interminabile” di Francesco Pelosi e Luca Usai e… che dire? Le storie “horror” di Topolino sono per me un must: divertenti, variegate – soprattutto nei protagonisti – e con un senso di brivido costante.
Questa volta ad essere sotto la lente di ingrandimento sono le soffitte. Avete controllato le vostre?
L’ultima missione di Re Pietro
Si conclude, come ultima storia dell’albo, la serie di storie che raccontano la vita di Pietro Gambadilegno come Re di Ducktopia.
“Il mio regno per una Struzzertola” di Francesco Artibani, Licia Troisi e Lorenzo Pastrovicchio chiude un cerchio – bello lungo – e ci mostra il rapporto tra Pietro e il suo nuovo compagno di viaggio: la Struzzertola.
Rapporto difficile tra i due finché non si arriva ad un punto di interesse decisamente… particolare. Bella storia, bell’arco narrativo e bel volume!
La recensione ti è piaciuta? Leggine altre qui!
Gran numero il 3626 di Topolino. Sebbene la storia su Paperinik sia più un inno all’italiano che un’avventura vera e propria, la qualità dell’albo nella sua interezza è alta.
PRO
- Lord Hatequack è sempre una certezza
- La storia di Gamba e della Struzzertola
- Tanta varietà
CONTRO
- La storia su Paperinik poteva essere più incisiva
Topolino 3627: effetto Omega
La cover di Giuseppe Facciotto e Andrea Cagol parla chiaro: qualcosa non va per Topolino, Enigm e Atomino.

Un anno fa, proprio su Topolino, esordiva "Topolino e il fattore Gamma" di Alessandro Pastrovicchio. La storia, oltre ad avere accurate e documentate spiegazioni di topo scientifico - d'altronde l'autore ne è appassionato - vedeva Topolino confrontarsi con un villain pericolosissimo: il Professor Geekson.
Oggi, sul numero 3627, lo stesso Pastrovicchio torna con il primo episodio (di 3) di "Topolino e l'effetto omega: il raggio scioccante".
Il prof. Geekson è in carcere ma ha un piano ben preciso per evadere ed è disposto a tutto. Quali saranno le conseguenze per l'intero Universo? Lo stile di Pastrovicchio è incredibile e, sebbene ne parleremo alla fine dei tre episodi, sappiate che sembra di leggere un comic americano per qualità delle tavole e complessità della storia. Wow!
Le altre storie del 3627
Torna uno dei miei grandi amori: Paperino Paperotto. Lo fa, tra l'altro, con una grande continuità rispetto alla sua ultima storia. A Quack Town, infatti, abbiamo stabilmente Howard Duckes, l'agente segreto.
"Paperino Paperotto e l'avventura davvero avventurosa" di Bruno Enna e Nicola Tosolini è tutto ciò che una storia sul gruppo di piccoli paperi deve essere.
C'è il senso di avventura, ci sono misteri e, a quanto pare, abbiamo una lore della città che continua e che stupisce. Che dire? Bravissimi!
Tornano le storie estere con "Paperino, Zio Paperone e il tappo filosofale" di Stefan Petrucha e Diego Bernando con un plot particolare: e se fosse Paperino ad avere una quantità d'oro infinita? Breve e simpatica, vi farà anche riflettere.
Chiude l'albo una simpaticissima storia di Marco Bosco e Giampaolo Soldati. "Pico, Paperoga e la tuta del silenzio".
Riuscite ad immaginare Pico in biblioteca? La risposta è ovviamente si. Riuscite ad immaginarlo rumoroso e fastidioso per gli altri? Forse no.
In suo aiuto arriva Archimede con una tuta particolare che finirà tra le mani di... Paperoga. Un disastro in arrivo? Probabilmente si. Leggetela però!
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Topolino 3627 è concreto. Il ritorno di Pastrovicchio e Geekson è importante, così come è importante il lavoro fatto su Paperino Paperotto e la comunità di Quacke Town. Insomma, la qualità continua ad essere buona.
PRO
- Il ritorno di Geekson
- Paperino Paperotto unico amore
CONTRO
- In alcune storie si poteva spingere di più