Dopo lo scoppiettante tris di numeri che hanno ricevuto grande consenso dal pubblico, Tex torna con il numero 777: I Dimenticati.
Chi è Tex?
Avete mai letto delle mie recensioni? Se sì, bravissimi! Altrimenti, rimediate!
Avete mai letto un numero di Tex? Probabilmente sì. Se invece siete a digiuno di questo personaggio, ecco a voi una breve descrizione.
Arrivato al numero 777, lo storico personaggio ha una lunghissima vita editoriale alle spalle, fatta di storie leggendarie entrate nell’immaginario collettivo del fumetto italiano.
Tex è stata una vera e propria rivoluzione, riuscendo a diventare un simbolo di giustizia e lealtà in un Italia ancora fortemente segnata dalla Seconda Guerra Mondiale, riuscendo a crearsi lo status di mito.
Tex – e i suoi autori – hanno dato vita ad un fumetto popolare per adulti (sfatando il mito che il fumetto è per bambini, mito che a volte si sente ancora in giro, ahimè) riuscendo a conquistare pubblico di tutte le età, mettendosi al fianco dei grandi supereroi americani.
D’altronde, parliamo di un ranger che difende i nativi americani in un epoca – parliamo degli anni ’50 – in cui proprio i nativi erano considerati “i cattivi”.
Tex non tollera il razzismo, le ingiustizie e l’abuso di potere, dimostrando spesso di essere disposto ad uccidere ma riuscendo a rimanere tutto d’un pezzo e, soprattutto, sempre giusto e vicino ai lettori.
Numero 777
Tex, insomma, è un mito che vive a sé e, vi garantisco, vi basta leggere qualche sua storia per capire la potenza e l’importanza di ciò che racconta.
Dopo i bellissimi numeri precedenti e lo straordinario albo gigante uscito di recente, il numero 777 di Tex aveva un bel peso da portarsi dietro.
Riuscire a mantenere la qualità di storia e disegni non era una missione facile, anzi, ed è proprio qui che il nuovo inedito di luglio inciampa.
La storia, in realtà, inizia nelle ultime pagine del numero 776: Jakob il mormone assiste ad un regolamento di conti tra Tex, Carson e i Pistoleros di un padrone di Scottsdale.
Vedendo le abilità strabilianti dei due, crede che siano un dono mandato dalla divina provvidenza e chiede aiuto a loro.
Aiuto per cosa? New Hope, la cittadina dove abita, è fortemente minacciata da un gruppo di brutali razziatori.
I Dimenticati: Recensione
La sceneggiatura è di Gianfranco Manfredi con i disegni di Carlos Gomez. La copertina – bellissima – è di Claudio Villa.
Nel paragrafo sopra ho detto che questo numero inciampa e, probabilmente, è il numero che mi ha lasciato più freddo da quando leggo Tex (poco, in realtà).
La storia non è brutta ma mi è sembrata fin troppo lineare e “pigra”. I guizzi sono davvero pochi e, sebbene i disegni – soprattutto dei nemici – li ho trovati ottimi e ben dettagliati, quando ho chiuso l’albo mi sono reso conto di aver letto 114 pagine dimenticabili.
I personaggi – per me il neo più grande – sono poco caratterizzati e lasciano davvero poco al lettore.
Credo, visto il periodo, che la scelta degli autori sia stata conservativa: un numero transitorio fruibile a tutti, magari da leggere in spiaggia.
Senza dubbio sono riusciti nell’intento e sicuramente un po’ di tempo in compagnia di questo albo lo si passa.
Chiaramente, abituato agli ultimi volumi e al Texone uscito poco fa, mi aspettavo di più. Sono sicuro, però, che ci rifaremo!
La recensione ti è piaciuta? Leggine altre qui!
Tex 777: I Dimenticati mi ha lasciato abbastanza tiepido. Nonostante gli ottimi disegni e una storia tutto sommato scorrevole, sono mancati i guizzi e i personaggi ottimamente caratterizzati che spesso ho trovato su questa serie.
PRO
- La storia, alla fine, scorre
- Disegni ottimi
CONTRO
- Personaggi trascurabili
- Nessun colpo di scena importante
- È sembrata una storia di transizione
[…] quest’ultimo, insieme a Tex, ha attirato la mia attenzione. Ho sempre letto – e probabilmente se leggete le mie […]