Un papero amico
Paperino compie 90 anni. Probabilmente nell’ultimo periodo lo avete sentito un po’ ovunque, tra iniziative di Panini e post celebrativi su tutti i social.
Topolino 3576 celebra il papero più sfortunato e amato da tutti con un numero speciale da collezione (in allegato al prezzo di € 12,90 troverete una bellissima statuetta di Paperino in poltrone a ronfare) in cui ci sono storie scritte e disegnate dai migliori artisti Disney.
La copertina disegnata da Andrea Freccero e colorata da Andrea Cagol è un autentico capolavoro che cita i vecchi corti animati che hanno dato vita all’iconico personaggio.
L’evoluzione di Paperino negli anni è stata eccezionale e a differenza di Topolino – topo perfetto a cui va quasi sempre tutto bene – il nostro papero nonostante sia un personaggio di fantasia è più vicino a noi di quanto si possa immaginare.
La maggior parte di noi tra disavventure, sfortuna ed eventi poco piacevoli si ritrova in lui, tanto da considerarlo un amico e spesso le sue storie diventano anche lo nostre. Seguirlo fino ai confini del mondo per recuperare dell’oro per conto di Zio Paperone o di notte nei panni di Paperinik è ormai una routine di molte persone.
Le storie del 3576
In questo numero speciale tanti editoriali sulla storia di Paperino e quattro storie di cui tre incentrate ovviamente su di lui e una sui Bassotti.
Marco Nucci e Giorgio Cavazzano con la prima storia intitolata “Paperino e l’ombroso” scrivono un autentico capolavoro. Ambientata nel passato quando Paperino era ancora un marinaio, la storia scava tra la paura, la voglia e il coraggio di cambiare vita (non posso dirvi di più). Più lunga del solito e con dei disegni spaventosamente belli, è una delle storie più belle degli ultimi tempi scritte sul settimanale.
Non da meno Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio che con “Paperino e la banda del lupo” mettono in scena un’avventura di Paperino, Topolino e Pippo. Il leggendario trio ha avviato una società chiamata “trasporti leggeri” che si occupa di traslochi con i loro palloni speciali. Dove ci sono loro però non mancano i guai e anche questa volta dovranno lottare contro un nuovo pericolo. Anche qui i disegni sono di livello assoluto e un finale romantico chiude il cerchio in maniera perfetta.
Storia divertente e geniale in tutti i sensi quella scritta da Tito Faraci e disegnata da Enrico Faccini. In “Tutti i lavori di Paperino” il nostro sfortunato protagonista sta svolgendo uno dei suoi lavori più comuni: lucidare. Lucidando una lampada incontra un genio al quale disperato chiede di non fare un lavoro. La richiesta viene subito esaudita e in una serie di vignette fantastiche troveremo Paperino alle prese con ben novanta lavori diversi.
Chiude il numero “I bassotti e la missione a rovescio” scritta da Alessandro Sisti e disegnata da Andrea Malgeri. È una storia abbastanza classica e divertente, come ce ne sono tante su Topolino. Personalmente avrei preferito per chiudere questo albo speciale una storia sul rapporto tra Paperino e Paperina.
Il numero in questione è dunque un numero speciale in tutto e per tutto, con la giusta dose di risate, paura, crescita e celebra in maniera perfetta il papero più iconico del mondo. Sono certo che le storie in questione verranno presto ristampate in formati più grandi e diventeranno iconiche. Tanti auguri, Paperino!
Voto 10/10
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