Momento importante per tutti i fan del papero mascherato, finalmente torna su Topolino PK!
La cover ed il ritorno
PK è, probabilmente, il supereroe italiano più amato ed apprezzato. Nata come serie a fumetti e pubblicata in Italia dal 1996 al 2005, PK è una versione di Paperinik più fantascientifica, capace di affrontare minacce e creature provenienti dallo spazio e da mondi e universi paralleli.
Col tempo, nonostante la serie sia terminata tanti anni fa, le apparizioni del papero mascherato sono diventati più frequenti, soprattutto dal 2014, quando l’eroe è tornato con una storia di quattro puntate su Topolino.
Da lì, sono state tante le ristampe – di cui gli omnibus, ultima edizione di lusso attualmente in corso – e le nuove storie dedicate a lui. Oggi, per la gioia di tanti, è tornato sul settimanale.
La cover, in realtà, non celebra questo evento (ed è strano) ma con il disegno di Giuseppe Facciotto e i con i colori di Mario Perrotta sembra più strizzare l’occhio alla seconda storia, anche se non è del tutto chiara. Ad essere onesto, ne ho viste di più belle ma in generale le cover di Topolino sono l’ultimo problema del settimanale.
Le storie del 3596
“PK – metallo pesante” scritta da Tito Faraci con i disegni dello straordinario Lorenzo Pastrovicchio ci porta appena fuori dal Pozzo, carcere di massima sicurezza in cui si era fatto rinchiudere per onorare un patto con gli Evroniani, da cui il nostro eroe è fuggito insieme al guerriero Kilborg. Il suo obiettivo adesso è quello di rientrare sulla Terra con l’aiuto proprio di Kilborg, ma le cose ovviamente non vanno per il verso giusto.
PK si ritroverà su un pianeta dove Kilborg dovrà svolgere i suoi “doveri” e le cose non saranno semplici e se avete letto qualche avventura sul supereroe, lo sapete già. Una bella storia, scritta bene e disegnata anche meglio dal grande Pastrovicchio e, anche se mi sarebbe piaciuta più lunga e divisa in puntate, sono certo che lo rivedremo presto su queste pagine.
Torna subito (l’ultima volta l’avevamo visto sul 3952) Lord Hatequack che in “Paperino e il manuale del trovamostri” ci porta nell’horror e mistero nel perfetto stile disneyiano, ovvero mischiando il tutto con una sana dose di humor. Scritta da Giulio Gualtieri e disegnata da Roberto Vian è perfettamente in linea con le storie precedenti e fa quello che deve, ovvero divertire e far venire qualche brivido ai lettori. Perfetta per questo periodo dell’anno.
Il simpatico Pippo
Sempre Tito Faraci, in compagnia dei disegni di Giulia La Torre, scrive una simpaticissima storia su Pippo intitolata “Pippo in: domande e risposte“. Breve, concisa e divertente.
In collaborazione con Nature, scritta da Marco Bosco e disegnata da Giampaolo Soldati, “Pico de Paperis e il segreto del papiro” racconta, attraverso un’inconsueta collaborazione tra Pico, Zio Paperone e Rockerduck, una storia sui papiri, ponendo l’accento sulla loro importanza storica. Simpatica e culturalmente utile.
Chiude l’albo una storia che non mi ha fatto impazzire, scritta da Robert Gagnor e disegnata da Andrea Malgeri intitolata “Topjorn, i vichingi perbene e la biennale barbarica“. Per carità, la storia non è scritta o disegnata male, anzi, ma è l’ennesimo “scontro” tra Topolino e Gambadilegno nel mondo dei vichinghi. Si poteva fare di più.
Se siete fan di PK, Topolino 3596 è un acquisto quasi obbligato. L’albo è comunque ricco di storie buone e la varietà non manca di certo.
PRO
- La storia su PK è bene scritta e ben disegnata
- Le storie di Lord Hatequack sono sempre ottime
- La storia in collaborazione con Nature
CONTRO
- La qualità di alcune storie potrebbe essere più alta