Sunburn – Recensione della graphic govel

Ambientata in Grecia, Sunburn è una graphic novel che racconta la vacanza estiva di Rachel, un’adolscente. Scopriamola insieme.

Gli autori

Questa storia, davvero struggente in alcuni frangenti, è scritta da Andi Watson e disegnata da Simon Gane.

Watson ha studiato arte prima al Dewsbury College, per poi concludere con un corso di illustrazione a Liverpool. Nel corso della sua carriera – è del ’69 – ha collaborato con diverse major americane come Marvel, Dark Horse Comics e Image Comics, lavorando su serie come gli X-Men, Buffy l’ammazzavampiri e Skeleton Key, la sua opera migliore.

Nato anch’esso nel Regno Unito, Simon Gane ha frequentato la scuola d’arte e si è fatto influenzare, nei suoi lavori, da autori come Hergé e Jacques Tardi. Nel 2020 ha ricevuto una nomination per l’Einser Award come miglior disegnatore per la serie Ghost Tree, pubblicata da IDW.

Le premesse per avere un ottimo lavoro tra le mani, insomma, c’erano tutte. In realtà, Sunburn è andato davvero oltre ogni aspettativa, presentandosi maturo, affascinante e struggente.

Rachel

<<Rachel è un’adolescente che vive una vita grigia nella periferia inglese. Le vacanze estive sono già state pianificate per lei dalla sua famiglia, e pare proprio che non spezzeranno in alcun modo la monotonia a cui è ormai abituata.

Perciò quando inaspettatamente degli amici dei genitori, i Warner, la invitano a trascorrere l’estate con loro su un’isola in Grecia, Rachel coglie al volo l’occasione per sfuggire alla noia e per essere finalmente trattata come un’adulta.

E mentre con entusiasmo scopre la vita sull’isola con i Warner – una coppia glamour, sofisticata e spensierata, agli antipodi rispetto ai suoi genitori –, Rachel incontra Benjamin, un suo coetaneo giovane e attraente.

E l’estate sembra improvvisamente prendere una nuova piega meravigliosa e inaspettata. Ma, in un luogo dove tutti conoscono gli affari di tutti, i segreti difficilmente restano tali e quella che era inizialmente apparsa come una realtà idilliaca, rivelerà la sua vera e dolorosa natura, segnando il passaggio di Rachel all’età adulta.>>

La trama di Sunburn è davvero particolare. Lo so, leggendola qui o sul retro del volume qualora foste in fumetteria o in libreria, potrebbe sembrare la classica storia d’amore estiva tra due ragazzini che poi per un motivo o per l’altro finiscono per lasciarsi.

Non è così: racconta la paura di diventare adulti, quando i sogni scompaiono, scompare la fantasia e tutto diventa grigio e monotono. Cambia tutto, lo stress e le delusioni sono sempre presenti ma, purtroppo, il passaggio da adolescenti ad adulti prima o poi arriva.

Ne farà le spese proprio la protagonista che, in questa storia che è una lettera d’amore all’essere giovani e alla voglia di vivere scoprirà cosa vuol dire uscire dal guscio, allontanarsi dai propri affetti e scoprire un mondo tutto nuovo.

L’amore…

Non solo, scoprirà, nella sua insicurezza, cosa vuol dire innamorarsi e vivere di amore, infrangendo regole e dimenticando completamente la razionalità, fase tipica degli adolescenti alle prime armi.

Questo sentimento così forte è raccontato magnificamente dagli autori, che lo raccontano prima come una fiamma viva e ardente, diventando pian piano un’ipotetica delusione.

D’altronde, in una cornice così bella come la Grecia, disegnata magistralmente da Simon Gane con delle tavole sbalorditive, è difficile non farsi catturare da una storia che scorre lenta e che si prende il suo tempo – non sempre, purtroppo – facendoci scoprire tutte le sfaccettature di un paese piccolo ma con tante cose da raccontare.

I segreti, le dicerie e i racconti corrono come corre via l’estate più assurda della vita di Rachel, quella che probabilmente segnerà il suo passaggio da adolescente ad adulta, quella che le ha fatto toccare con mano cosa vuol dire amare ma anche cosa vuol dire rimanere scottati e no, non soltanto per il sole.

Edita da Saldapress in un volume unico al prezzo di € 24, preparate le valigie e partite con Sunburn per una Grecia che vi ammalierà, riscalderà e ad un certo punto vi scuoterà completamente, ricordandovi ancora una volta quanto può essere difficile iniziare a vedere il mondo con gli occhi adulti, dimenticando pian piano il periodo dell’innocenza.