Nuovo appuntamento settimanale con la serie spin-off di The Batman. Dopo un buon primo episodio, The Penguin riuscirà a confermarsi la serie del momento?
Obiettivo: conquistare Gotham
Prima di procedere, vi avverto che questo articolo contiene spoiler sulla prima puntata di The Penguin (la recensione la trovate qui), ma non sul secondo. Questo perché per poter parlare del nuovo episodio, è essenziale poter raccontare ciò che è successo senza freni.
Vi ricordo che la storia è ambientata due settimane dopo il finale di The Batman e parte, ovviamente, con una Gotham completamente distrutta dal piano dell’Enigmista e con la criminalità sotto shock per la morte di Carmine Falcone.
In tutto questo, il Pinguino (al secolo Oswald Cobblepot) ha in mente un piano ben preciso: è arrivato il momento di prendersi Gotham. Ed è proprio questo l’incipit della serie che parte a razzo con l’incontro tra Oz e Alberto Falcone, diventato capo del crimine dopo la morte del padre. Incontro che mostra apertamente il tono crudo e violento della narrazione e che porta alla morte di Alberto proprio per mano del Pinguino.
Parte da qui il domino di potere che porta all’entrata in scena di Sofia, sorella di Alberto che, sospettosa da subito riesce a catturare Oz e a torturarlo, cercando di farlo confessare. Il nostro Pinguino però ha scolpito in mente il suo obiettivo e non si fa trovare impreparato: grazie all’aiuto di Victor, un suo piccolo adepto (forzato), incastra la famiglia Maroni e fa ricadere la colpa dell’assassinio proprio a loro. Inizia la guerra…
Il secondo episodio
Il primo episodio di The Penguin è sicuramente un ottimo pilot, che ha permesso agli spettatori di staccarsi dalla narrazione di The Batman – pur mantenendo l’ambientazione – e, con il secondo episodio, inizia a spiccare il volo e a diventare sempre più autonoma, lasciando pochissime citazioni al film di Matt Reeves.
L’idea della serie è chiara: mantenere l’atmosfera urbana e cupa, raccontando come la criminalità riesce a fondersi perfettamente a Gotham. Il plot di questo secondo appuntamento è, per forza di cose, molto simile al precedente, senza sostanziali cambiamenti rispetto alla forma.
Finalmente entra in scena anche l’elemento musicale, che accompagna in maniera egregia le principale scene di azione. Con un Oz (interpretato da un magistrale Colin Farrell) che continua a seminare discordia tra le fazioni e a rischiare più di una volta la pelle, vediamo il background di Sofia Falcone, con un buon tentativo di arricchire il personaggio che, come i tanti flashback fanno intendere, sarà sempre più importante nel corso delle puntate.
Continua dunque, e lo fa bene, la guerra che riprende spesso i classici stilemi di una serie gangster: tradimenti, doppio gioco e tanto, tanto sangue. Ma d’altronde siamo a Gotham…
The Penguin è disponibile su Sky e NowTV con un episodio a settimana.
Il secondo episodio di The Penguin continua il buon plot della puntata precedente e si conferma un’ottima serie gangster. L’atmosfera urbana di Gotham e i continui colpi di scena tengono ben alta l’asticella e fanno ben sperare per ciò che vedremo in futuro.
PRO
- Il personaggio del Pinguino è interpretato magnificamente
- Le due facce della criminalità di Gotham
- Registicamente e visivamente impeccabile
CONTRO
- Qualcuno potrebbe avere la sensazione di un qualcosa di già visto