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Topolino 3594 – Recensione del ritorno di Topalbano

Dopo tanti, tanti anni torna su Topolino un’avventura del Commissario Topalbano, parodia del celebre Montalbano. Come sarà andata?

La nuova indagine anche in copertina

Per un evento così importante era inevitabile una copertina di riferimento. Tocca infatti a Ivan Bigarella che, con i colori di Marco Perrotta ci da una dimensione e una prospettiva di ciò che andremo a leggere poche pagine dopo.

Topolino 3594 Cover

Ad essere sincero, forse per la prima volta dopo tanto tempo, la copertina non mi ha fatto impazzire. L’ho trovata pigra e “facile”, utilizzando i soggetti di Topolino e di Topalbano in maniera forse troppo standard. Insomma, si poteva fare di più e questa cosa, purtroppo, si riversa su tutto l’albo.

Topolino e il ferro di Orlando” scritta da Francesco Artibani e disegnata da Giampaolo Soldati mi ha deluso. Per carità, la storia non è brutta, ma non è una di quelle che lascia il segno. Il progresso che stava facendo il settimanale negli ultimi anni era evidente e ciò che ho apprezzato di più ultimamente è la maturità delle storie. Sono tante le storie che, nonostante pubblicate su un settimanale apparentemente per bambini, lasciano sensazioni importanti anche agli adulti.

In questo, il ritorno di Topalbano pecca completamente, con una storia piatta e che ha poco a che vedere con il restyling che stava – e sta – travolgendo il settimanale. Probabilmente gli autori hanno optato per una storia vecchio stile per acchiappare i lettori nostalgici del passato ma, almeno per me, questo è un autogol. Troppo classica, prevedibile e, a volte, confusionaria. Peccato.

Le altre storie del 3594

Il passo indietro della prima storia si trascina ahimè per tutto l’albo, che risulta incomprensibilmente privo di guizzi e storie coinvolgenti.

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La seconda storia, intitolata “Zio Paperone, le GM e lo spirito alpino” scritta da Alessandro Sisti e disegnata da Simona Capovilla è l’ennesimo duello tra lo ziastro e Rockerduck, che nulla aggiunge alle centinaia di battaglie che viviamo e, sicuramente, continueremo a vivere. Se le ultime volte erano stati utilizzati dei risvolti narrativi più intriganti, qui si ritorna indietro. Male.

Leggermente meglio, ma neanche tanto, è “313 x quattro – 2” di Massimiliano Valentini e Marco Palazzi, sequel ufficiale di “313 x quattro” dove Paperino arrivava in anticipo di un mese per un concorso sui gatti.

Questa volta, il mese giusto è finalmente arrivato ed il papero più sfortunato del mondo si prepara ad affrontare un viaggio… particolare. In compagnia – involontaria – di Zio Paperone, Pico e Ciccio, riuscirà a raggiungere la destinazione e partecipare al concorso? Simpatica, divertente, ma non trasmette granché.

Continuano le “Paperoga’s new professions” con “Stuff Recoverer” di Marco Bosco e Francesco Guerrini e che dire? La serie con le sue storie brevi non mi è mai piaciuta e continua a non farlo. Se vi piace il personaggio di Paperoga, magari potreste apprezzarla.

Chiude il volume un’altra storia troppo “normale”. “Amelia e la soluzione intelligente” di Marco Bosco e Giampaolo Soldati è l’ennesimo, noioso, tentativo di Amelia di rubare la numero uno dal deposito di Paperone, dotato di un nuovo sistema di sicurezza. Come andrà? Indovinate un po’…

Conclusioni
Conclusioni

Il numero 3594 di Topolino delude in tutto, partendo dal ritorno del Commissario Topalbano fino alle altre storie, risultando troppo classico e poco incisivo.

PRO
  • I fan delle vecchie storie di Topalbano si sentiranno a casa
CONTRO
  • Storie troppo classiche e che sanno di già visto
  • Dove sono le novità viste nei volumi precedenti?
5

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